La terapia cognitivo comportamentale è una forma di trattamento psicologico indicata per un’ampia serie di disturbi psicologici: depressione, disturbi d’ansia, problemi di consumo di alcol e droghe, problemi coniugali, disturbi del comportamento alimentare e disturbi post-traumatici. È indicata anche per affrontare particolari momenti di vita stressanti (siano essi positivi o negativi) e dolorosi, difficili da gestire, come per esempio lutti, fine di un rapporto, matrimonio, gravidanza, pensionamento, e in generale per tutte quelle situazioni in cui si sperimenta un malessere tale da compromettere la propria qualità di vita.

È una delle forme di trattamento più efficaci perché si fonda su basi empiriche ed è continuamente sottoposta a rigorose validazioni scientifiche dell’efficacia clinica.

Alla base della psicoterapia cognitivo comportamentale c’è il presupposto che i problemi psicologici si basino, in parte, su modi di pensare e modelli di comportamento, appresi nel corso della propria storia di vita, poco flessibili, rigidi, che impediscono di assimilare nuove informazioni su sé e gli altri.

Attraverso la terapia cognitivo comportamentale è possibile identificare i propri schemi cognitivi disfunzionali e disadattivi, ossia i modi rigidi e “bloccati” con i quali organizziamo e diamo significato a ciò che ci accade , individuandone l’origine e modificandone gli effetti che hanno sulla vita attuale, mirando all’integrazione di sensazioni, emozioni, pensieri e azioni.

 

 

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